Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XVIII – 13 marzo 2021.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

Dalla Cina comunicano zero contagi da SARS-CoV-2 adottando criteri preventivi. Adottare criteri preventivi, come ricordiamo inascoltati da un anno a questa parte, vuol dire isolare contagiati e contatti immediatamente tracciati effettuando lockdown al primo diffondersi del virus nella popolazione, per far sì che gli asintomatici immunologicamente resistenti abbiano il tempo di negativizzarsi in casa propria e non vadano in giro eliminando il virus e mietendo vittime.

 Con 50 positivi su 100.000 abitanti comincia a diventare difficile il tracciamento, sicché noi auspicavamo per il nostro paese una chiusura prima di giungere a quel limite per prevenire la crescita esponenziale; si è invece andati sempre avanti ignorando quanto stava accadendo e ora, che da tempo si è a 225 per 100.000 abitanti, non abbiamo la più pallida idea di quanti siano in Italia coloro che ospitano e diffondono SARS-CoV-2. Perché meravigliarsi di quanto sia diffusa la variante inglese dalle scuole della provincia di Brescia – dove le terapie intensive sono già sature – a quelle della provincia di Palermo?

Il bollettino diffuso domenica scorsa dalla Cina, dove si sono adottati criteri preventivi e anche la campagna vaccinale procede spedita, strideva con la nostra situazione: in Italia oltre 20.000 nuovi contagi, centinaia di vittime al giorno e posti letto in terapia intensiva già esauriti in alcuni grandi ospedali.

La nostra campagna vaccinale procede a rilento per la nota mancanza di dosi, ma bisogna chiedersi perché non ci si è attivati per tempo per la richiesta di concessione alla produzione del vaccino nelle nostre aziende? Le regioni stanno procedendo autonomamente al riguardo, ma si ritiene che prima di cominciare a produrre il vaccino in loco passeranno dei mesi, senza contare che coloro che contrattano la concessione dovrebbero richiedere l’inclusione degli adattamenti per le varianti, in particolare la variante inglese, per evitare il rischio di dover ricontrattare come per un nuovo vaccino o – nella più infausta e speriamo assurda delle ipotesi – ottenere tutto l’occorrente per preparare un vaccino non più efficace.

Come notiamo dallo scorso anno, e ogni settimana siamo costretti a ribadire perché si persevera nell’errore, adottare queste mezze misure votate all’inefficacia è stata in assoluto la cosa peggiore.

Intanto, l’agenzia ANSA ha riportato che la Commissione Sanitaria Nazionale della Cina continentale ha registrato zero decessi e zero contagi da SARS-CoV-2, accanto alla segnalazione di 13 positivi provenienti dall’estero e prontamente isolati. In tutto il paese asiatico sono rimaste in cura per patologie associate al coronavirus solo 173 persone, molte delle quali sono in via di guarigione.

L’ANSA riporta per la Cina un totale di 89.975 casi su una popolazione di 1 miliardo, 433 milioni 645.640 abitanti, a riprova dell’efficacia del criterio preventivo, soprattutto evidente se si rapportano i dati al numero di abitanti dell’Italia: 60.304.696, ossia meno di un ventitreesimo della Cina.

La scorsa settimana abbiamo denunciato l’assurdo della Lombardia in zona gialla come la Sardegna che in molte aree è a zero casi da tempo. Da lunedì la Sardegna è diventata la prima regione bianca, ma è stato attribuito il colore arancione alla Lombardia, che continua ad avere il massimo numero di casi quotidiani, spesso superando del doppio la seconda in classifica, con cifre che hanno giustificato in gran parte il colore rosso attribuito a tutta l’Italia dall’Unione Europea.

L’8 marzo 2021 abbiamo avuto il triplo dei nuovi casi dell’8 marzo 2020: i nostri colleghi americani sono increduli e si chiedono come sia possibile che accada questo ora che si dispone dei vaccini, e proprio in Italia, il paese colpito per primo in Europa e al quale era stata attribuita la maggiore esperienza nella gestione dell’emergenza.

Intanto, il nuovo vaccino con proteine ricombinanti presentato da Gao Fu, direttore del Centro Nazionale Cinese per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, sembra efficace anche contro le varianti. Naturalmente, sono necessarie ancora attente verifiche e prove su grandi numeri. Per certo sappiamo che questo terzo vaccino cinese è facile da conservare e trasportare, e richiede un processo di produzione abbastanza semplice.

Le autorità sanitarie della Cina sono ancora in debito di dati e risposte all’OMS (WHO) e, se l’inchiesta internazionale proverà una colpa nell’aver determinato o facilitato lo sviluppo e/o la prima diffusione di SARS-CoV-2, graverà sulle loro coscienze tutto il peso della gravissima responsabilità morale delle vittime della pandemia, che nessuna sanzione o risarcimento pecuniario agli stati colpiti potrà cancellare. Ma bisogna sottolineare che, dopo le fasi iniziali di crisi, anche contrassegnate dal duro contrasto fra le autorità politiche e la classe medica, gli operatori sanitari hanno messo in campo il buon senso di strategie preventive efficienti, una dedizione esemplare e una generosità operosa che ha consentito loro di eseguire tamponi a tappeto di intere città nel giro di pochi giorni – di cui abbiamo riferito in queste “Notule” –  e, col contributo del senso di responsabilità della popolazione, sono riusciti a incoraggiare, supportare e garantire comportamenti virtuosi[1].

Alcuni commentatori, per razionalizzare la mancata adozione di criteri preventivi, hanno sostenuto che avrebbero portato al disastro economico, citando il caso della holding cinese Suning, che fa capo alla famiglia Zhang, costretta a rinunciare al business sportivo in Cina e a mettere in vendita in Italia la società Inter F.C., di cui Steven Zhang è presidente. Non ci sembra questo un argomento a favore delle mezze misure adottate in Italia perché, se è vero che anche la Cina ha risentito della crisi economica causata dalla pandemia[2], è pur vero che si prevede per quel paese un aumento del PIL del 6% nel corso di quest’anno (“Il Sole 24 ore”; ANSA). [BM&L-Italia news, 12 marzo 2021].

 

Qualche confronto con gli Stati Uniti per capire i danni da ritardo del piano vaccinale. Gli USA hanno vaccinato già 100.000.000 di cittadini, ossia circa un terzo della popolazione, e già da tempo la curva dei contagi è crollata, ma le high school rimarranno ancora chiuse e riapriranno ad aprile se la diffusione del virus sarà così diminuita da permetterlo. In Italia, fino all’avvento di questo nuovo governo, le scuole sono state tenute aperte tranne quando, per lo sviluppo di focolai multipli e aumento vertiginoso dei contagi nella popolazione scolastica, le ASL e le autorità locali, opponendosi alle direttive ministeriali, non ingaggiavano una battaglia per poterne decretare la chiusura locale o circoscritta a pochi istituti.

Da notare che negli USA da dicembre la possibilità di evitare il lockdown è stata legata alla percentuale di persone vaccinate in un dato territorio. Avere, come lì, un terzo della popolazione immunizzata in Italia vorrebbe dire aver già vaccinato 20 milioni di persone, invece si è ancora a poco più di un milione e ottocentomila; tuttavia, le misure e le precauzioni adottate finora a Milano sono state inferiori a quelle attuate a New York. “I drammatici report dall’Italia sembrano incredibili qui a New York” ha dichiarato Maria Luisa Rossi Hawkins venerdì 12 marzo.

Anche in Francia, dove sono stati però adottati dei lockdown periodici, si sono impiegate in molti casi misure di contenimento limitate e tardive, e ora su tutto il territorio nazionale sono occupati l’80% dei posti in terapia intensiva.

Infine, un’osservazione circa immagini televisive provenienti dagli USA, che hanno fatto il giro del mondo. Sono stati mostrati video di persone senza mascherina in contesti di vita sociale normale, sedute ai tavoli di bar all’aperto e in altre attività sociali. Si è omesso di dire che si trattava di piccole città di stati del sud, dove tutta la popolazione aveva già ricevuto dal mese di febbraio la seconda dose di vaccino e, quindi, erano virtualmente tutti protetti. Si ricorda che i vaccini attualmente in uso contro SARS-CoV-2 conferiscono immunità sterilizzante, ossia le persone vaccinate non solo non si ammalano, ma non possono trasmettere il virus. [BM&L-Italia news, 12 marzo 2021].

 

Il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità fotografa la situazione italiana in questa fase della pandemia. RT nazionale a 1,6 e in quasi tutte le regioni valori di RT > 1 indicano l’espansione dell’epidemia. La curva è in costante crescita da 6 settimane in tutte le fasce di età. L’incidenza dei casi aumenta molto tra i bambini, e particolarmente dai 10 anni in su. La Lombardia, con RT a 1,3, da lunedì 15 diventerà zona rossa, come la Campania che di fatto lo è già, con 2.644 casi venerdì 12, e l’Emila Romagna con 3477 nello stesso giorno.

 Sul piano nazionale, mercoledì 10 i nuovi contagi sono stati 22.409 e i deceduti 332; giovedì i contagi 25.673 e i decessi sono saliti a 373; venerdì 26.824 e 380 morti. Continuano ad aumentare ricoveri ospedalieri (fra cui l’Ad dell’Inter Giuseppe Marotta e l’ex-Ad del Milan Adriano Galliani) e pazienti in terapia intensiva.

L’attribuzione dei colori col nuovo governo non è più decisa con quel sistema criticatissimo che determinava spesso scelte contrarie al buon senso e alla realtà epidemica. Il cambio di colore, come il passaggio alla zona rossa, è definito dal parametro medico oggettivo della percentuale di contagiati calcolata direttamente dalle ASL (250 per 100.000 abitanti) e si applica come un automatismo comunicato dalle autorità locali, e non stabilito da alchimie di palazzo e poi proclamato con un decreto del governo.

Col nuovo provvedimento, eccettuata la Sardegna che rimane l’unica regione bianca (la Maddalena è rossa) vi saranno solo regioni rosse o arancioni, abbandonando la bizzarria dei “colori solo italiani”, che aveva fatto registrare a lungo la regione italiana più colpita dello stesso colore della meno colpita, di fatto annullando il criterio stesso delle “fasce di rischio”. La zona rossa sarà nazionale dal 3 al 5 aprile per evitare i rischi connessi con viaggi e aggregazioni durante le festività pasquali.

Infine, a seguito del controllo di farmacovigilanza che ha sospeso la somministrazione di un lotto di vaccino AstraZeneca, l’ISS ha programmato una verifica il cui esito sarà comunicato nel corso della prossima settimana. [BM&L-Italia news, 12 marzo 2021].

 

Dedichiamo a Niccolò Stenone la scoperta di due nuove ghiandole salivari (ghiandole tubariche). Una coppia di ghiandole salivari fusiformi e appiattite nell’area di transizione tra la mucosa delle cavità nasali e la faringe posteriore in prossimità del torus tubarius è stata individuata e descritta per la prima volta nel settembre dello scorso anno e ora, dopo alcune autorevoli conferme, ne riferiamo con una ideale dedica allo scopritore del dotto della ghiandola parotide e neuroscienziato ante litteram Niccolò Stenone (Niels Stensen), che trascorse una parte importante della sua vita nello studio delle ghiandole salivari. Se troverà definitiva conferma, l’individuazione di queste strutture tubulo-alveolari si potrà considerare una scoperta di anatomia macroscopica a tre secoli di distanza dall’ultima di questa portata. Sebbene le due ghiandole – che rappresentano un organo pari e simmetrico – siano anche provviste di evidenti dotti escretori, sono sempre sfuggite alla descrizione degli anatomisti per la localizzazione in tessuti posti sotto la base del cranio in una regione di difficile accessibilità.

Matthijs H. Valstar e colleghi nel corso di uno studio in tomografia ad emissione di positroni (PET) e tomografia computerizzata (CT) di pazienti affetti da cancro della prostata (PSMA PET/CT) in trattamento radioterapico hanno casualmente visualizzato nel naso-faringe presso il toro tubario il tessuto salivare delle due formazioni di 4 centimetri di lunghezza media. I ricercatori hanno effettuato un’osservazione analitica di diagnostica per immagini su 100 pazienti e richiesto la collaborazione di istologi, che hanno provveduto allo studio di preparati provenienti da campioni autoptici di due differenti soggetti. La ricostruzione in 3D delle immagini in vivo e lo studio istologico hanno confermato la presenza di ghiandole prevalentemente mucose esprimenti PSMA e provviste di numerose strutture duttali, localizzate più spesso nelle adiacenze del torus tubarius.

Gli autori dello studio, che hanno valutato gli effetti della radioterapia sulla salivazione in 723 pazienti, in rapporto alla secrezione fisiologica e alla deglutizione per determinare il grado di xerostomia e disfagia causato dalla radioterapia, desumono una riduzione della salivazione per danno cellulare alle ghiandole salivari finora sconosciute.

[Cfr. Matthijs H. Valstar et al. The tubarial salivary glands: A potential new organ at risk for radiotherapy, Radiotherapy and Oncology – AOP doi: 10.1016/j.radonc.2020.09.034, 2021)].

 

Notule

BM&L-13 marzo 2021

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[1] Si ricorda che il “nuovo corso” del terzo millennio in Cina è stato ispirato da studiosi di scienze sociali che si proponevano l’obiettivo di essere disciplinati come i Giapponesi, intraprendenti come gli Americani, ingegnosi come gli Europei.

[2] L’Inter era il club con il maggior numero di spettatori per partita, con frequenti record di incasso: senza pubblico è venuto a mancare un gettito fondamentale per la società.